Nel contesto post-Covid il mercato del lavoro ha iniziato un periodo di transizione e di profondi cambiamenti: le aziende si sono dovute scontrare con una crescente difficoltà nella ricerca di collaboratori qualificati, una maggiore competitività di offerte di lavoro da parte delle imprese e l’introduzione di sistemi di smartworking che fossero efficienti.


Oltre all’organizzazione aziendale interna, la pandemia ha scatenato un’impennata nella crescita dei mercati online, contribuendo alla trasformazione e all’implementazione delle strategie di marketing.

Per questo nel 2023, l'Osservatorio eCommerce B2c Netcomm prevede una crescita degli acquisti da e-commerce del 13%, per una previsione totale di 54 miliardi di euro


Questo momento di forte cambiamento rende necessaria la revisione dei modelli di crescita aziendale, sottolineando la necessità di attenzione per:


- un bilanciamento fra costi del personale e collaboratori qualificati
- un aggiornamento della strategia di marketing che la renda digitale e capace di connettersi a 360° con i propri clienti

 

Meglio ingaggiare un freelance oppure assumere un dipendente?

Le problematiche del lavoro dipendente


Tradizionalmente, le PMI e gli imprenditori in Italia sviluppano la struttura del proprio organico aziendale internamente: quanto cresce la necessità in un’area dell’azienda (produzione, marketing, amministrazione, ecc…), tanto più si assumono dipendenti.

Questa strategia di risposta all’aumento dell’attività aziendale però, porta senz’altro ad una serie di problematiche:

  • il tempo e i soldi da investire per la ricerca e la selezione del personale
  • l’impegno che l’azienda si deve assumere sul lungo periodo nei confronti di un collaboratore, sia a livello gestionale che a livello economico (aumento del carico del lavoro per manager, HR, consulenti del lavoro, commercialisti…, formazione a carico dell’azienda, ecc.)
  • costi fissi (facilmente previsionabili) da imputare ad attività che invece rappresentano una novità oppure un cambiamento che ancora deve consolidarsi
  • una retribuzione non direttamente collegata a degli obiettivi di performance aziendale
  • difficoltà nell’interpretazione della visione strategica del titolare e incomprensione del rischio imprenditoriale

In sostanza, alti costi, aumento dell’impegno per la gestione del personale e assenza di autonomia, formazione a carico dell’azienda, scarsa comprensione dell’impegno del titolare e scarsa propensione alla logica dei cambiamenti e alla digitalizzazione possono essere davvero un ostacolo agli obiettivi aziendali.


La difficoltà nell’attrarre i giovani dentro la propria azienda

Queste possibili problematiche organizzative interne caratterizzano da sempre una delle difficoltà maggiori per l’imprenditore, a cui oggi giorno, nel passaggio dei giovani nel mercato del lavoro se ne aggiunge un’altra: le aspettative della generazione Z.

La pandemia ha certamente rivoluzionato le aspettative dei ragazzi più giovani che si avviano adesso verso lo sviluppo della propria carriera: esatto, carriera.

A differenza delle generazioni precedenti, innanzitutto il tasso di laureati è notevolmente cresciuto e questo implica delle aspettative più alte per l’ambito lavorativo:

  • piani carriera
  • welfare aziendale
  • assicurazione sanitaria
  • possibilità di smartworking

sono tutti strumenti estremamente efficaci che le aziende possono utilizzare per aumentare l’attrattività verso giovani che - potenzialmente - potrebbero fare la differenza all’interno della propria organizzazione: la loro conoscenza del digitale, l’attitudine ad un apprendimento rapido, la dimestichezza con l’online e le più innovative tecnologie…

Ahimé, in questi casi il costo del personale per l’azienda potrebbe rappresentare un problema.

Soprattutto adesso che la concorrenze tra imprese si basa quasi interamente sui livelli di avanguardia digitale e le nuove strategie di marketing relative, la capacità di saper marginare sulle proprie attività online, la raccolta e l’analisi dei dati corrispondenti ai propri progetti attraverso strumenti digitali: insomma, sul digital marketing, i CRM, la riduzione strategica dei costi e un aumento intelligente del fatturato.


Come riuscire quindi ad integrare aspettative dei giovani e necessità di risorse umane competenti e competitive?


Progetti aziendali e freelance

In questo scenario, molte aziende stanno riconsiderando il tradizionale modello di assunzione e si stanno rivolgendo ai freelance come soluzione ai loro problemi di reclutamento.


Allo stesso tempo, molti giovani si stanno aprendo alle opportunità della libera professione: in particolar modo, per le professioni digitali da qualche anno sono nati e crescono nel numero i nomadi digitali, quel segmento di lavoratori autonomi che ricercano:

  • flessibilità e libertà (banalmente, lo smartworking)
  • realizzazione personale
  • decisione autonoma sui percorsi di formazione da intraprendere
  • lavoro nel mondo del digitale

E per le aziende cosa significa lavorare con freelance digitali?

I collaboratori a partita IVA offrono flessibilità, competenze specializzate e la capacità di adattarsi rapidamente alle esigenze in continua evoluzione delle aziende. 

Questo può portare a una significativa riduzione dei costi di bilancio e dei costi del personale, oltre che a una garanzia di risultato.
Inoltre, i liberi professionisti hanno una più chiara comprensione del rischio imprenditoriale e della ricaduta delle logiche strategiche su fatturato, bilanci e crescita dell’attività.


I rischi e le difficoltà nell’assumere freelance per i progetti dell’azienda

Dal momento in cui un imprenditore comprende le potenzialità e i vantaggi che le collaborazioni con i freelance possono significare per la propria azienda ci sono una serie di domande che esso deve porsi e a cui fare attenzione, ad esempio:

  • Dove posso trovare un freelance che garantisca di possedere le competenze digitali che necessito per i miei progetti?
  • Sulla base di che cosa è possibile valutare la proposta commerciale di un consulente esterno di digital marketing?
  • Come posso capire organizzarmi nella gestione del lavoro con professionisti esterni alla mia organizzazione?
  • Come posso entrare direttamente in contatto con dei freelance verticali nel digital marketing?

Trigit è la piattaforma che è nata per rispondere a queste domande, il nostro marketplace nasce per mettere gratuitamente a disposizione delle aziende:

1) Una piattaforma all’interno della quale è possibile gratuitamente

  • pubblicare i propri progetti digitali
  • dove esplicitare il budget a disposizione per il progetto
  • gli obiettivi che si vogliono raggiungere
  • le relative scadenze
  • interagire con i candidati in modo integrato e non dispersivo

2) un database di freelance certificati nell’ambito del digital marketing, dove è possibile verificare per ogni candidato ai tuoi progetti

  • corsi di formazione effettuati
  • portfolio dei lavori realizzati
  • competenze trasversali certificate, come autonomia, flessibilità/adattabilità, resistenza allo stress

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